#6 – nascita

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foto di Davide Chiarito, dal laboratorio Lasciarsi andare a cura di Alessandra Asuni e Marina Rippa

 

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Nasceva finalmente, usciva da quello stretto corridoio in cui l’avevano rinchiusa catturandola alle stelle. Immersa nell’acqua, inchiodata all’immobilità, nasceva – per ascoltare di nuovo la musica del cosmo – da sola, più da vicino. Le sue care limpide libere note. - Lina Mangiacapre

Oggi la nascita è luogo toccato dalla biopolitica, luogo del controllo sulla vita reso sempre più possibile dai progressi della scienza e della tecnica. Se il potere sovrano si regolava in base alla morte, al potere di uccidere, la biopolitica si incentra piuttosto sulla vita e la nascita ne costituisce l’oggetto privilegiato. La nascita, infatti, “comporta una valutazione iniziale e decisiva dei dati con cui il vivente non solo vive, ma è incluso nei processi politici” (Angela Putino).

indice

Nascita – Ada
Lettrice dell’editoriale – Chiara Zamboni
In limine – Tristana Dini
άνευ μητρός (aneu metrós) – Stefania Tarantino
Nascita alla scrittura – Anna Correale
La “sorellina” – Stefania Nardone
Quanno nascette nennella mia – Lina Cascella
Acqua – Mariarosaria Mariniello
Il corpo come primo territorio. intervista a Kelly Echeverry Alzate de “La ruta pacifica de las mujeres”
Lasciarsi andare – foto di Davide Chiarito
Lettrice d’insieme – Olivia Guaraldo

messa a giorno
Angela Putino tra biopolitica e corpi – Laura Bazzicalupo

Il venire al mondo delle molteplicità – Nadia Nappo [settembre 2013]

 

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